utenza
Richiedenti protezione internazionale, richiedenti o titolari di protezione temporanea (ucraini).
luogo
Sede Ufficio
Via Emilia Ospizio, 52
Sedi operative
16 appartamenti nel Comune di Reggio Emilia;
16 appartamenti nella provincia di Reggio Emilia
obiettivi/finalità del progetto:
Il progetto ha come obiettivo l’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale e le persone in fuga dalla guerra in Ucraina che richiedono la protezione temporanea.
I beneficiari convivono in appartamenti per favorire un maggiore benessere sia delle persone accolte che della comunità ospitante. Alcuni appartamenti sono destinati alle donne, altri a nuclei famigliari ed altri a uomini singoli. Viene offerto un servizio di orientamento legale e i beneficiari vengono supportati durante l’intero iter legislativo della richiesta asilo.
Gli operatori accompagnano i beneficiari nel processo di integrazione attraverso l’inserimento scolastico, l’orientamento ai servizi del territorio e la formazione professionale.
I beneficiari vengono inoltre supportati nella attività quotidiane di gestione della casa e nella convivenza con gli altri ospiti. La sfera della salute e l’accompagnamento sanitario, compreso quello psicologico in caso di bisogno, sono di importanza rilevante. Molte delle attività vengono svolte con l’ausilio del mediatore linguistico culturale.
committente
Prefettura di Reggio Emilia
numeri
Nel 2023 sono state accolte complessivamente 321 persone, 50 donne e 271 uomini.
Fra queste 27 minori accompagnati. Nell’arco dell’anno sono stati dimessi 121 beneficiari.
La maggior parte delle dimissioni sono avvenute per allontanamento in quanto l’Italia non viene considerato un paese di arrivo ma di transito verso altri paesi europei e altre per termine dell’iter legislativo con il riconoscimento di una forma di protezione.
Nel 2023 non è stato dimesso nessun beneficiario per fine esito negativo dell’iter della richiesta di protezione internazionale. Alcuni casi isolati si sono dimessi in quanto hanno trovato lavoro in altri luoghi d’Italia. Il 1° gennaio le persone in carico erano 128 e il 31 dicembre 200. Il 2023 ha visto un aumento degli accolti del 56%.
L’accoglienza di persone neo arrivate ha comportato una cura urgente in ambito della salute che ha determinato buona parte del lavoro degli operatori impegnati negli accompagnamenti sanitari. Le nazionalità delle persone accolte sono state il Pakistan a seguire la Costa d’Avorio e l’Ucraina, il Bangladesh, l’Egitto, la Tunisia e il Benin, il Burkina Faso, il Sudan e la Nigeria, il Mali, il Senegal e il Camerun, il Gambia, L’Etiopia, la Libia, la Guinea, la Siria, la Guinea C. e il Ciad, e con solo 1 beneficiario la Moldavia, l’Eritrea, la Georgia, la Liberia, la Repubblica Democratica del Congo e la Russia.
Sono aumentati i beneficiari provenienti dai cosiddetti paesi sicuri (lista aggiornata con Decreto del 17 marzo 2023) che prevede una procedura accelerata e la richiesta di sospensiva in caso di esito negativo e di ricorso (autorizzazione del giudice a permanere in Italia nell’attesa dell’esito del ricorso).
Nel 2023 tutte le procedure accelerate hanno avuto esito negativo da parte della commissione territoriale ma riconoscimento della sospensiva del giudice in fase di ricorso.