COSA FACCIAMO

Gioco d’azzardo

La ricerca di strumenti idonei alla cura di persone con Disturbo da Gioco d’Azzardo, DGA, inizia nell’anno 2000 in modo indotto. Richieste generiche di cura per questa patologia provenienti dal territorio unite a quelle di persone con concomitante uso-abuso di bevande alcoliche e di ex-utenti che in passato avevano frequentato i nostri centri residenziali come assuntori di sostanze stupefacenti funsero da stimolo per approfondire il tema.

 

E fu così che il nostro Centro Sociale si ritrovò ad indagare questa patologia di massa emergente, decisamente avulsa da sostanze o bevande alcoliche e tuttavia associata “per simpatia” a prodotti in grado di alterare la percezione del sistema nervoso centrale per tramite di assunzione e non di contatto come per il gioco d’azzardo.

Media e servizi territoriali servirono da cassa di risonanza ai primi interventi di cura per DGA e iniziarono ad arrivare richieste di aiuto da persone che nulla avevano avuto prima a che fare con sostanze stupefacenti o bevande alcoliche. E solo allora ci si rese conto della vastità del problema causato da un mercato dell’azzardo in piena espansione in Italia.
Nel tempo non solo cura, ma informazione, formazione e ricerca divennero le quattro aree di interesse come parte integrante del lavoro del Centro Sociale “Papa Giovanni XXIII” S.C.S. Onlus di Reggio Emilia.

 

Dagli inizi ad oggi molto è stato fatto: psicoterapia individuale, gruppi terapeutici territoriali, apertura della Struttura residenziale PLUTO affiancata da un Appartamento protetto di rientro socio-lavorativo, ricerca sulle abitudini di gioco nella popolazione, docenze in oltre 400 seminari e formazioni ai servizi di pubblico e privato sociale, interlocuzione con sedi istituzionali, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Regione Emilia Romagna, Comuni, Terzo Settore, Ordini professionali, Scuola di Polizia e Carabinieri. In parallelo eventi di sensibilizzazione rivolti alla popolazione in generale e nelle scuole di ogni ordine e grado, produzione di materiale informativo e clinico, dall’opuscolo “Guida sui rischi del gioco” alla pubblicazione del libro “Ma a che gioco giochiamo”, alla produzione di uno spettacolo teatrale fino alla pubblicazione di un Vademecum distribuito in oltre 1.200 sportelli bancari per la tutela del patrimonio residuo… e altro ancora è stato fatto e si continua a fare, non ultimo un Servizio di Assistenza e Consulenza dedicato a valutare sia posizioni debitorie causate dalla patologia gambling sia esposizioni debitorie a vario titolo che fungono da leva nello spingere le persone ad avvicinarsi alle coinvolgenti lusinghe offerte dal gioco d’azzardo.

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